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Qual è la tutela giuridica offerta dalle app per dispositivi mobili, il cui ritmo di sviluppo è davvero vertiginoso?

31 Maggio 2021
Ne abbiamo parlato su RiskManagment360, analizzando due pronunce della Sezione specializzata in materia di impresa del Tribunale di Milano (caso Business Competence vs Facebook e caso Satispay vs Sisal), in cui i giudici hanno condannato Facebook per violazione dei diritti d’autore e sia Facebook che Sisal per atti di concorrenza sleale parassitaria. Per maggiori info: […]

Direttiva DAC 7: I gestori delle piattaforme online diventeranno collaboratori del Fisco

31 Marzo 2021
Lo scorso 25 marzo è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell’UE la direttiva n. 2021/514 (c.d. direttiva “DAC 7”), la quale altro non rappresenta che la sesta modifica all’ormai nota direttiva n. 2011/16/UE sulla cooperazione amministrativa nel settore fiscale tra gli Stati membri. L’obiettivo dichiarato dell’Unione è quello di migliorare la collaborazione tra i vari Paesi europei nella lotta alla pianificazione fiscale aggressiva di tipo transfrontaliero, per un verso, estendendo la nuova disciplina alle grandi piattaforme digitali e, per altro verso, rafforzando le disposizioni già presenti relative allo scambio di informazioni e alla cooperazione amministrativa. La dirompente ascesa dell'economia digitale ha, infatti, dato vita a una serie di complesse questioni di natura fiscale. Negli ultimi anni, infatti, nel panorama globalizzato dell'economia mondiale, le politiche fiscali si sono trovate ad affrontare fenomeni di alta mobilità sia dei contribuenti, sia del capitale, nonché un alto numero di transazioni transfrontaliere e l’internazionalizzazione delle strutture finanziarie. Per tale ragione, i Governi stanno cercando di adottare misure volte ad arginare il crescente numero di situazioni legate alla frode, all’evasione e all’elusione fiscali generate dalla digitalizzazione dell’economia (si pensi solo, ad esempio, all’ampio dibattito in corso in seno alle istituzioni internazionali ed europee circa la possibile introduzione di una web tax).

Palinsesti dei Paesi tuoi: perché l’Europa blocca la liberalizzazione dell’audiovisivo

31 Marzo 2021
Quali sono i passi compiuti a livello europeo in tema di mercato unico digitale e, in particolare, di GeoBlocking? Perché l’esclusione dall’ambito di applicazione del regolamento dei contenuti digitali protetti da diritto d'autore? L'articolo è riportato integralmente sulla rivista "Agenda Digitale" ed è disponibile qui.

Prodotti di lusso e vendite on line: il caso Shiseido vs Amazon

19 Febbraio 2021
Con l’ordinanza del 19 ottobre 2020, la Sezione Specializzata in Materia di Impresa del Tribunale di Milano è tornata a pronunciarsi in tema di distribuzione selettiva e vendite on line di prodotti di lusso effettuate da Amazon.

Prospettive e criticità della web tax italiana

17 Febbraio 2021
Nel solco della Legge di Bilancio 2019 (L. n. 145/2018) è stata introdotta l’imposta sui servizi digitali, la quale – almeno nelle intenzioni del legislatore – si è posta il difficile obiettivo di individuare appropriati criteri di imposizione nei confronti dei big player dell’economia digitale. La disciplina italiana (prevista dai commi da 35 a 50 […]

Industria 4.0: benefici fiscali prorogati fino al 2023

20 Novembre 2020
La bozza di legge di bilancio per l’anno 2021 proroga per le imprese residenti in Italia, che effettuano investimenti in beni strumentali nuovi, il credito d’imposta – introdotto dalla legge di bilancio 2020 – con aliquota che varia a seconda dell’investimento. In particolare, per gli investimenti in: beni materiali nuovi, effettuati tra il 16.11.2020 e […]

Dati relativi alle comunicazioni elettroniche: la CGUE esclude la possibilità di trattamenti generalizzati e indiscriminati da parte dello Stato

29 Ottobre 2020
Lo scorso 6 ottobre, la Corte di Giustizia dell’Unione europea (“CGUE” o “Corte”) si è pronunciata nella causa Privacy International (C-623/17), nonché nelle cause riunite La Quadrature du Net and Others (C-511/18), French Data Network and Others (C-512/18), Ordre des barreaux francophones et germanophone and Others (C-520/18) (congiuntamente, le “Pronunce”), in relazione alla liceità delle normative di taluni Stati membri, che prevedono l’obbligo in capo ai fornitori di servizi di comunicazione elettronica (“Fornitori” o “Provider”) di trasmettere i dati relativi al traffico[1] e all’ubicazione[2] delle persone fisiche che utilizzano un servizio di comunicazione elettronica[3] accessibile al pubblico (“Utenti”) a un’autorità pubblica e/o di conservare tali dati in modo generale o indiscriminato.

Vendite Delivery: esonero dall'obbligo di certificazione telematica dei corrispettivi

18 Ottobre 2020
L’Agenzia delle Entrate, con la Risposta a istanza di interpello del 28 settembre 2020, n. 416 cha chiarito che in caso di “Vendite Delivery”, che rientrano nel c.d. “commercio elettronico indiretto” (cessione a distanza di beni materiali), poiché le fasi di ordinazione, pagamento dei beni da acquistare e, quindi, stipula del contratto di vendita, sono interamente gestite telematicamente tramite app o sito internet, mentre la relativa consegna fisica dei beni avviene mediante modalità tradizionali, si ha l’esonero dall'obbligo di certificazione, anche telematica, dei corrispettivi.

Strategia UE per il fintech: la Commissione europea propone un nuovo quadro regolamentare per la resilienza operativa digitale

29 Settembre 2020
Lo scorso 24 settembre, la Commissione europea ha pubblicato una proposta di regolamento sulla resilienza operativa digitale nel settore dei servizi finanziari nell’Unione europea, che sostituirà e armonizzerà le disposizioni attualmente esistenti in materia di management dei rischi ICT.

Perimetrazione dei poteri dell’Agcom in tema di telefonia fissa e mobile: il Consiglio di Stato emette un’ordinanza di rinvio alla CGUE

25 Settembre 2020
Di recente, il Consiglio di Stato (“Consiglio di Stato” o “Consiglio”) è stato chiamato a pronunciarsi in relazione ai poteri regolatori dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (“Agcom”) in tema di telefonia mobile e fissa, esercitati mediante l’adozione di misure relative al periodo di fatturazione e alla conoscibilità, per l’utente, del credito residuo sulla propria SIM.

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