Il 30 ottobre 2023, l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (l’“Agcom”) ha annunciato di aver firmato un accordo di collaborazione con la Commissione europea per l’applicazione delle disposizioni del Regolamento n. 2022/2065/UE relativo a un mercato unico dei servizi digitali e che modifica la direttiva 2000/31/CE (il c.d. “Digital Services Act”, in breve il “DSA”). L'accordo segue una raccomandazione della Commissione europea del 18 ottobre 2023, con la quale gli Stati membri dell'Unione europea erano stati invitati a definire meccanismi di preparazione, cooperazione e coordinamento per facilitare una transizione veloce verso il completamento del nuovo quadro istituzionale del DSA entro il 17 febbraio 2024. L’obiettivo della Commissione è quello di ottenere il supporto degli Stati membri per garantire che le grandi piattaforme online (“Very Large Online Platforms”, in breve “VLOPs”) e i grandi motori di ricerca (“Very Large Online Search Engines”,in breve “VLOSEs”) rispettino i nuovi obblighi introdotti dal DSA. L'accordo rappresenta anche il primo passo per la creazione del nuovo sistema di vigilanza dei fornitori di servizi intermediari previsto dal DSA e definisce la cornice procedurale per lo scambio di informazioni, dati, metodologie, sistemi tecnici e strumenti tra l’Agcom e la Commissione europea. Questo scambio mira a identificare e valutare i rischi sistemici delle grandi piattaforme online, compresi quelli legati alla diffusione di contenuti illegali e disinformazione, nonché gli effetti negativi sui minori. Uno degli obiettivi del DSA, infatti, è creare un ambiente digitale sicuro e proteggere i minori dal rischio che questi possano entrare in contatto con contenuti pornografici disponibili online, nonché con altri contenuti illegali o vietati che vengono veicolati da piattaforme online o da altri fornitori di servizi intermediari. Ai sensi del DSA, è previsto un sistema di vigilanza coordinato tra tutti gli Stati membri e a questi ultimi viene conferito il potere esclusivo di vigilanza per quanto riguarda i fornitori di servizi intermediari. L'art. 49 del DSA, infatti, richiede a tutti gli Stati membri dell'UE di designare una o più autorità competenti responsabili della supervisione dei fornitori di servizi intermediari e dell’applicazione della nuova regolamentazione digitale, anche a livello europeo, nonché di garantire il coordinamento a livello nazionale in relazione a tali questioni. In considerazione di ciò, l’Agcom è stata designata, dall’art. 15 del d.l. n. 123 del 2023, quale coordinatore dei servizi digitali per l'Italia. Il coordinatore dei servizi digitali, ai sensi dell’art. 49, comma 2, del DSA è responsabile di tutte le questioni relative alla vigilanza e all'applicazione del DSA nello Stato membro designante. A partire dal 17 febbraio 2024, l’Agcom sarà pertanto parte del Comitato europeo per i servizi digitali, un gruppo consultivo indipendente composto da tutti i coordinatori di servizi digitali finalizzato a garantire un'applicazione coerente del DSA. Alla luce di tale accordo, l’Agcom ora definirà, attraverso proprie procedure, le modalità di esercizio delle sue nuove competenze, in qualità di coordinatore dei servizi digitali. I poteri di tale figura vengono definiti dall’art. 51 del DSA e sono: L’Autorità garante della concorrenza e del mercato (l’“AGCM”), il Garante per la protezione dei dati personali (il “Garante Privacy”) e ogni altra autorità nazionale competente, nell'ambito delle rispettive competenze, saranno tenute, ai sensi dell’art. 15 del d.l. n. 123 del 2023, a collaborare con l’Agcom per consentirle di svolgere la sua nuova funzione di coordinatore dei servizi digitali.